Corso beni culturali

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  1. PRESENTAZIONE DEL CORSO
Le recenti modifiche ordinamentali hanno radicalmente modificato lo status quo ante dell’impianto normativo dei Beni Culturali e del Turismo. Se il Ministero dei Beni Culturali istituito nel 1974 grazie a Giovanni Spadolini, già all’atto del suo momento genetico, è stato definito da parte della dottrina “una scatola vuota”, il Ministero del Turismo si è contraddistinto per la sua totale assenza o per le sue inadeguate annessioni. Con la modifica del Titolo V della Costituzione del 2001 moltissime funzioni relative ai Beni Culturali ed al Turismo sono state devolute alle Regioni. Addirittura fino allo scorso anno il Ministero della Cultura era definito MiBACT, acronimo che circoscriveva il Ministero per i Beni Culturali ed il Turismo. Quest’ultimo veniva collocato quindi in posizione ancillare rispetto ai Beni Culturali e letto nella sua unica accezione di turismo culturale. La delega al turismo, oltretutto, per un breve lasso di tempo, è stata addirittura annessa al Ministero dell’agricoltura con l’espressa intenzione di tutelare il made in Italy. L’aspetto storico dei due temi, oltre alle connesse dinamiche socio- economiche, saranno ampiamente argomentati dal Corso de quo.

Il significativo cambio di rotta degli ultimi anni sarà, inoltre, esaminato approfonditamente nel corso delle lezioni. Recentemente abbiamo infatti assistito, con acrobatico cambio di rotta, alla costituzionalizzazione ed istituzione, con dignità di portafoglio, del Ministero del Turismo. Quindi, la nuova struttura, oltre alla sua vocazione culturale, è stato dischiusa ad una dimensione prospettica più ampia. Quindi, non solo turismo culturale ma, approccio turistico nelle sue diverse accezioni concettuali: enogastronomiche, balneari, religiose, sportive ecc. Ritornando al Ministero della Cultura si assiste ad una rivoluzione del regime sanzionatorio rispetto ai reati specifici commessi ai danni dei Beni Culturali. E’, infatti,  imminente presso la Camera dei Deputati l’approvazione definitiva della riforma complessiva della materia, un rinnovato corpus normativo che oltre ad introdurre nuove fattispecie criminose specificamente rivolte ai Beni culturali renderà meno blando e più rigoroso l’aspetto sanzionatorio. La tematica punitiva, ad oggi oggetto di approssimativa previsione del Codice dei Beni culturali diventerà, invero, parte integrante del Codice Penale.  Questo tema rappresenterà il fulcro ed il momento qualificante di un intero modulo del Corso di perfezionamento in Diritto dei Beni Culturali e Turismo.

  1. ORGANIZZAZIONE E COSTI

Il Corso di Alta Specializzazione sarà a numero chiuso. Posti disponibili (min. 15 discenti) 30 discenti. Costo euro 3500 (non assoggettato ad IVA e comprensivo della quota assicurativa nonché dell’imposta di bollo, prevista dalla legge) Il corso di Alta Specializzazione sarà articolato in 130 ore di cui una giornata presentazione di 2 ore e n. 8 week end (modalità blended) Le domande di ammissione devono essere presentate improrogabilmente entro le ore 14.00 del 31 Marzo 2024. La frequenza on line da parte degli iscritti alle varie attività di pertinenza dei corsi di perfezionamento è obbligatoria. Il corso sarà completato con Test di valutazione finale. Seguirà programma e calendario dettagliato dell’anno 2024.

  1. OBIETTIVI DEL CORSO :

I docenti, altamente specializzati, forniranno nozioni interdisciplinari e complesse con momenti di approfondimento teorici e pratici in materia di Turismo e Beni Culturali.

  1. DESTINATARI

Il percorso formativo è rivolto a coloro che già operano, o intendono inserirsi, nel mondo dei beni culturali e nel comparto turistico, sia in ambito pubblico che nel settore privato.  L’iter formativo si propone di fornire competenze e strumenti necessari per una visione poliedrica e sistematica di due settori: Turismo e Beni Culturali in una moderna dimensione prospettica. 

  1. AMMISSIONE

I candidati al Corso devono essere in possesso di Laurea Triennale, Specialistica, Magistrale e/o diploma di Laurea Vecchio Ordinamento, conseguita in una Università degli Studi della Repubblica Italiana o altro Istituto Superiore equiparato, o di altro titolo equivalente conseguito presso altra Università, anche straniera, a condizione che il medesimo sia legalmente riconosciuto in Italia. I candidati in possesso di un titolo accademico conseguito all’estero dovranno essere in possesso della dichiarazione di valore del titolo conseguito, rilasciata dalle competenti rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del paese in cui hanno conseguito il titolo.

  1. PROFESSIONALITA’

Le figure professionali che il Corso è orientato a formare e specializzare sono:

  • Dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici
  • Manager di aziende private che forniscono servizi culturali e turistici
  • Consulenti di enti pubblici
  • Curatori e organizzatori di mostre ed eventi
  • Sviluppatori di prodotti culturali innovativi
  • Consulenti di imprese culturali, di industrie creative e di attività turistiche
  • Esperti in marketing territoriale  e comunicazione

PROGRAMMA CORSO ALTA SPECIALIZZAZIONE

-DIRITTO DEI BENI CULTURALI E TURISMO-

DATA E ORARIO MATERIA DOCENTE
Modulo I    
3h Art 9 e Titolo V della Costituzione  
3h Tutela e Valorizzazione dei BB.CC.  
3h Nozioni di Economia dei Beni culturali  
3h Servizi aggiuntivi, Concessioni e Affidamenti in house BB.CC.  
3h La comunicazione istituzionale e pubblica  
Modulo II    
3h Ministero del turismo e Ministero della cultura  
3h Nozioni di Economia del Turismo  
3h Il rapporto tra turismo e cultura: il rilancio delle aziende e degli enti turistici  
3h Il turismo sostenibile e Accessibilità  
Modulo III    
3h Direzione di musei e monumenti  
3h Direzione di aree archeologiche e Siti Unesco  
3h Direzione di musei dotati di Autonomia Speciale  
3h Trasporti ed Assicurazioni dei BB.CC.  
3h Diritto d’Autore applicato ai BB.CC.  
Modulo IV    
3h Nuove tecnologie applicate ai BB.CC. e al Turismo – Utilizzo dei droni nel settore turistico e nella tutela dei beni culturali  
3h Realtà virtuale e realtà aumentata  
3h Digital divide – Canali e strumenti della comunicazione Digitale  
Modulo V    
3h Beni culturali e trasparenza amministrativa  
3h Prevenzione della corruzione  
3h Precedente regime sanzionatorio BB.CC  
3h Nuovi Reati BB.CC.  
3h Nuovi Reati BB.CC  
3h La tutela dei beni culturali e le integrazioni al D.Lgs 231/01  
Modulo VI    
3h Il ruolo dei privati nei BB.CC.  
3h Finanziamenti comunitari e regionali  
3h Mecenatismo ed Art Bonus Casi pratici  
3h Crowd funding e fundraising per i beni culturali Casi pratici.  
3h Enti del Terzo Settore e beni culturali  
  1. MISSION

Il corso ha l’obiettivo di approfondire la materia della tutela dei dati personali, un tema di fondamentale importanza e di grande attualità, specialmente in questi ultimi anni in cui abbiamo assistito ad una crescita esponenziale del diritto alla privacy: una lente di ingrandimento su questo tema, determinata principalmente dallo sviluppo delle nuove tecnologie e dal traffico di dati, cui siamo sempre più sottoposti. Se da un lato esiste un diritto all’informazione, dall’altro esiste un diritto alla tutela dei propri dati, a maggior ragione al giorno d’oggi in cui, ai dati, è riconosciuto un enorme valore, anche in termini economici. Il percorso formativo, modulare, sinergico tra indirizzi, si articola in:

  • ore di perfezionamento;
  • ore di formazione;
  • ore di aggiornamento;
  • seminari;

e ogni altra iniziativa scientifica ritenuta utile alla formazione e alla qualifica dei partecipanti interattiva alle specifiche richieste del mercato professionale. Il compito di direzione, gestione e programmazione compete esclusivamente al Coordinatore del Corso.

  1. OBIETTIVI

La Comunità Europea negli ultimi tempi ha varato il GDPR e la Nazioni stanno via via prendendo sempre più coscienza di una opportuna regolamentazione. La pandemia è stata un duro banco di prova e molte sono le falle che si sono evidenziate. Gli attacchi informatici, il furto di dati, l’uso massiccio della rete, i dati sanitari. Il mondo deve adeguarsi velocemente alle nuove realtà ed il diritto non può perdere tempo prezioso. La conoscenza del mondo del web è ancora poco diffusa nella collettività, ma ai giorni nostri diventa indispensabile l’uso delle nuove tecnologie. Prestare il consenso, subire un furto di dati e, per le aziende, il traffico dei big data o il verificarsi di un data breach, sono temi all’ordine del giorno. La consapevolezza resta fondamentale e la formazione del giurista, in questi settori, è indispensabile, essendo problematiche sempre più all’ordine del giorno. Il mondo del web va studiato, esaminato, spesso non vi è una soluzione giurisprudenziale, ma occorre competenza e discernimento per applicare o proporre le giuste soluzioni ed interpretazioni. Nei prossimi anni, non solo la giurisprudenza, ma anche il potere legislativo saranno sempre più impegnati nella regolamentazione di questa materia. L’obiettivo, pertanto, del presente corso è ambizioso: fornire strumenti tecniche e capacità di ragionamento in un settore tutto in divenire. Il Corso si propone di approfondire questi temi e conferire ai discenti conoscenze teoriche sul diritto alla privacy, approfondimenti tematici sulle prevalenti discipline introdotte dal GDPR e analisi delle pronunce giurisprudenziali in materia. Le competenze acquisite potranno essere utilizzate nella libera professione e nei campi della Pubblica Amministrazione.

  1. DESTINATARI

Possono essere ammessi al ciclo di lezioni discenti in possesso dei titoli di studio di laurea triennale, o magistrale, diplomati in materie scientifiche o economiche, ovvero, coloro che sono in possesso di titoli equipollenti conseguiti anche presso Istituti ed Università straniere. L’idoneità del titolo accademico straniero rispetto ai contenuti è valutata dalla Commissione esaminatrice del Corso ai sensi della normativa vigente in materia e nel Paese dove è stato rilasciato il titolo stesso e dei trattati o accordi internazionali in materia di riconoscimento di titoli per il proseguimento degli studi. La frequenza in presenza e on line da parte degli iscritti alle attività di pertinenza dei corsi è obbligatoria.

  1. SBOCCHI OCCUPAZIONALI

Le competenze acquisite al termine del Corso potranno essere utilizzate nella libera professione e nei campi della Pubblica Amministrazione. DIDATTICA

  1. OFFERTA FORMATIVA

Il Corso è strutturato in 6 Unit che si strutturano, a seconda dei tempi, in di singoli moduli di insegnamento. La didattica prevede lezioni tenute da un docente strutturato, esperti inmateria, liberi professionisti, dirigenti, imprenditori e iscritti all’Ordine dei giornalisti. L’Offerta formativa è improntata su nozioni teoriche, esercitazioni, simulazioni e case study in cui approfondire la struttura di bandi di finanziamento per le imprese. Non sono programmate verifiche intermedie. La frequenza alle attività del Corso è obbligatoria. È prevista una prova finale con redazione di un case study

  1. PROGRAMMA DEGLI STUDI

UNIT 1 – PRIVACY La tutela del diritto alla privacy: la normativa comunitaria (GDPR)

  • Il regolamento europeo e lo scenario comunitario
    • I nuovi assetti, i mutamenti del contesto sociale e le nuove esigenze di tutela a seguito della pandemia
    • Il controllo internazionale ed europeo sull’esportazione di software per intrusioni

UNIT 2 – PRIVACY Il recepimento della normativa comunitaria in ambito nazionale

  • Il GDPR: tutela, competenze, settori, consenso e divieti
    • Il contemperamento tra la tutela dei dati e l’uso consentito: l’assetto italiano
    • Il diritto all’oblio
    • Il diritto all’informazione e la privacy

UNIT 3 – DIRITTO DEL WEB:

Il diritto della rete:

  • Diritto dell’informatica 
    • Fonti e nuove tecnologie, aspetti critici del cyberspazio
    • diritti e doveri nell’uso di internet

UNIT 4 – DIRITTO DEL WEB: Soggetti, responsabilità e problemi giuridici connessi alla rete ed all’uso di internet

  • beni, soggetti, responsabilità nella Rete
    • l’uso del software e tutela della persona
    • Internet tra informazione e censura
    • Big data e captazione dei dati

UNIT 5 – DIRITTO DEL WEB:

L’uso corrente della rete

  • Commercio elettronico
    • Telelavoro
    • Pubblica Amministrazione Digitale
    • Documento informatico e firme elettroniche
    • I giochi online
    • Bitcoin

UNIT 6 – DIRITTO DEL WEB:

I crimini informatici

  • Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico
    • Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso
    • Diffusione di programmi diretti a danneggiare un sistema informatico
    • Perquisizioni informatiche
    • Rete e terrorismo
    • Nuove fattispecie di reato: frode informatica – falso informatico – false dichiarazioni del certificatore – diffamazione a mezzo internet – cyberbullismo – cybersex – pedopornografia e reati sessuali a mezzo web –
  1. MODALITÀ E RILEVAZIONE DELLA FREQUENZA

TBD

La frequenza degli studenti alle lezioni svolte in aula e online è obbligatoria e sarà rilevata

  • CALENDARIO DELLE LEZIONI
  1. VALUTAZIONI

L’ottenimento del Titolo è subordinato al conseguimento di una valutazione positiva in ciascuna delle componenti che contribuiscono alla determinazione della classificazione finale del partecipante:

Gli iscritti dovranno sottoporsi alla preparazione di un project work. Al termine della Unit 5, ciascun partecipante dovrà consegnare all’Ufficio Accademico competente di UNISWISS, con in copia il Coordinatore del CdF, un project work il cui oggetto dovrà essere previamente concordato con e approvato dal Coordinatore del CdF. Eventuali motivate richieste di estensione dei termini di consegna della stessa dovranno inoltrarsi agli Uffici Accademici d’Ateneo e approvarsi dal Coordinatore del CdF.

  1. CLASSIFICAZIONE DEL TITOLO

A conclusione del corso agli iscritti che avranno adempiuto agli obblighi previsti verrà rilasciato un attestato di frequenza relativo al “GDPR, Privacy, Tutela dei dati e Diritto del web”. Condotte censurabili e sanzioni Il plagio non è tollerato. Il plagio si riferisce all’uso non documentato di fonti e idee, o alla copia di materiale, e costituisce un indebito vantaggio in danno dei colleghi. Verifiche mirate saranno effettuate allo scopo di assicurare l’originalità dei lavori presentati. Ai partecipanti viene richiesto di allegare una dichiarazione di autenticità a tutti i lavori presentati. Ogni tipo di violazione sarà sanzionato secondo il regolamento accademico.

  1. PROJECT WORK

Concluso il percorso formativo delle Unit di lo studente dovrà elaborare un project work che costituirà oggetto di valutazione in sede di dissertazione finale del CdF attinente una materia a scelta tra quelle previste nella specializzazione. Si ricorda che, al termine della Unit 5, ciascun partecipante dovrà consegnare all’Ufficio Accademico competente di UNISWISS, con in copia il Coordinatore del CdF, un project work il cui oggetto dovrà essere previamente concordato con e approvato dal Coordinatore del CdF. Eventuali motivate richieste di estensione dei termini di consegna della stessa dovranno inoltrarsi agli Uffici Accademici d’Ateneo e approvarsi dal Coordinatore del CdF.

  1. VALUTAZIONI DELLA QUALITÀ DIDATTICA DEL CdF

La UNISWISS annovera tra le priorità della propria missione didattica la qualità del percorso formativo, l’elevata professionalità dei docenti, il soddisfacimento delle esigenze di apprendimento dei propri iscritti. In ragione di ciò, allo scopo di monitorare l’andamento del corso su base settimanale, verrà distribuita agli studenti una scheda di valutazione anonima relativa ai singoli docenti, come da modello allegato. I questionari saranno poi raccolti e consegnati all’Ufficio Accademico disponibile in ordine alle questioni poste. 13.2. SCHEDA DI VALUTAZIONE  

Modulo:  
Docente:  
Data di compilazione:  

Ottimo = 1                   Buono = 2       Sufficiente = 3       Scarso = 4       Insufficiente  = 5

(inserire la numerazione da 1 a 5)

  1 Puntualità del docente alle lezioni
  2   Puntualità del docente nella consegna del materiale didattico  
  3   Qualità del materiale didattico del docente
  4   Chiarezza/efficacia dell’esposizione del docente
  5   Chiarezza degli obiettivi finali del modulo indicati nello schedule e/o syllabus
  6   Raggiungimento degli obiettivi finali del modulo indicati nello schedule e/o syllabus
  7   Capacità del docente di attivare discussioni e confronti in aula
   
  INSERIRE CROCETTA
  8 Ha frequentato le lezioni?  Sempre  Regolarmente Di rado
 
  9   Ha ritenuto interessante il modulo ? Si     No
  10   I contenuti del modulo hanno corrisposto alle sue aspettative? Si     No
  11   A suo giudizio, la durata complessiva del modulo è adeguata ai contenuti trattati? Si     No
 
Altri commenti:      
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE  
 
USO UFFICIO:      
 

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